Daniele Sborzacchi, nostro responsabile media e press, è andato a sentire la testimonianza del Dottor Marco Cima, uno dei primi farmacisti che ha scelto Farmacash.
Quella del Dottor Cima e’ stata una scelta dovuta sia al prodotto, modellato sulle esigenze dei farmacisti, che ai servizi erogabili, considerato l’impatto sociale che possono avere.
La Farmacia Cima è stata una delle prime farmacie ad installare il Farmacash, Dottor Marco Cima, quale è stata la molla che l’ha spinta a decidere di prendere questa direzione?
Stavamo cercando un prodotto diverso dalla “semplice cassa automatica” e che avesse un software personalizzabile ed aggiornabile. Devo dire che stiamo creando un prodotto a nostra immagine, come lo volevamo.
In che maniera Farmacash ha snellito il suo lavoro e quello della farmacia?
Abbiamo innanzitutto migliorato la gestione della fila, perchè con Farmacash è possibile gestire più casse e quindi la fila si è ridotta. Devo aggiungere, forse una banalità, ma grazie a Farmacash abbiamo migliorato anche la gestione del contante e l’erogazione del resto.
Farmacash racchiude un ecosistema di servizi per i cittadini, quale è la funzionalità che viene usata di più di più e quale secondo lei quella che verrà usata nell’immediato futuro?
Il pagamento bollettini e poi il prelievo atm, specialmente in questa zona dove gli sportelli bancari per il ritiro contanti sono molto distanti.
La sua farmacia è un punto di riferimento per la zona e il cittadino, Farmacash di conseguenza entra a far parte della quotidianità della popolazione.
Si, ha anche una forte valenza di utilità sociale in particolare per zone periferiche e rurali.
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